MF Doom e Sade: un incontro musicale sorprendente

In questo articolo esploriamo la connessione tra MF Doom e Sade attraverso la realizzazione del brano “DOOMSDAY”.

“Operation Doomsday” è l’album che annuncia l’avvento sulla terra di MF DOOM, l’MC fumettistico dalle rime intricate e astratte, capace di valorizzare il proprio stile con produzioni particolarissime.

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L’avvento di MF DOOM

In questo articolo esploriamo la connessione tra MF Doom e Sade attraverso la realizzazione del brano “DOOMSDAY”.

Operation Doomsday” è l’album che annuncia l’avvento sulla terra di MF DOOM, l’MC fumettistico dalle rime intricate e astratte, capace di valorizzare il proprio stile con produzioni particolarissime. 

MF Doom e Sade

La nascita di MF DOOM E METAL FINGER

Quando nel 1999 esce “Operation Doomsday”, Zed Love X e i KMD sono ormai un ricordo lontano per Daniel Dumile, che ora eclissa la sua identità per lasciare spazio a MF DOOM, il villain mascherato venuto per “distruggere il rap”. 

MF” significa sia “Metal Face”, l’MC che spinge all’estremo gli schemi metrici, sia “Metal Finger”, il beatmaker che produce da sé le proprie basi. Questa “distruzione”, o meglio “rifondazione”, si sviluppa su due livelli: da un lato una presa di posizione contro il mainstream, dall’altro una reinvenzione stilistica e produttiva.

Il nuovo stile produttivo di MF Doom emerge con chiarezza in antitesi rispetto a “Black Bastards”, il precedente progetto di Daniel Dumile targato KMD. In “DOOMSDAY”, primo brano dell’album, DOOM annuncia la sua discesa sulla terra. Nel secondo verso proclama l’avverarsi della rinascita di cui abbiamo appena parlato:

“Definition ‘super-villain’: a killer who love children

One who is well-skilled in destruction, as well as building”

 

Il legame musicale tra MF Doom e Sade

Lo smooth jazz di Sade nel primo sample

Il legame tra MF Doom e Sade prende forma in “DOOMSDAY” attraverso un sample tratto da “Kiss of Life”, uno dei brani più evocativi contenuti in “Love Deluxe”. “Kiss of Life” si può considerare la discendente diretta di “Smooth Operator” e “No Ordinary Love” ( primo singolo tratto dallo stesso “Love Deluxe”). Il pezzo è un esempio archetipico di quel che viene definito “smooth jazz e il sample principale consiste in un breve loop di quattro accordi di pianola appena precedenti l’outro del brano, che colpiscono immediatamente per la loro morbidezza. La voce vellutata di Sade contribuisce a dar vita a un’atmosfera rarefatta e onirica.

I sample che completano il brano

L’altro sample è invece tratto dal medesimo brano ed è un’interpolazione del verso originale “The whole world could feel my heartbeat ”. La voce è quella di Pebbles The Invisible Girl, che sia nell’intro che nell’outro del brano muta il ritornello originale facendolo diventare “The whole world could feel you MC”.

Individuato il sample principale, DOOM aggiunge scratch tratti da “Poetry” dei Boogie Down Production, disseminati per tutta la lunghezza del brano. La loro natura tagliente e la ripetizione a tratti ossessiva vanno così a contrastare la carezzevole indole di “Kiss of Life, dandole così un taglio più hip-hop. Così facendo, si è dato vita a un contrasto che rappresenta perfettamente la fusione tra MF Doom e Sade, due mondi musicali lontani ma complementari. A completare il puzzle, quindi, mancano solo le percussioni, che scandiscono il ritmo in modo consistente ma con andatura leggermente vacillante. La mancanza di una perfetta quantizzazione va in un certo modo a sintetizzare la diversa natura delle parti appena descritte.

È a questa altezza che DOOM si trova pienamente a suo agio e libera il proprio flusso di coscienza: da un lato giocando con le scansioni ritmiche della batteria, dall’altro assecondando e contrastando la “smoothness” del sample col proprio flow disinteressato e l’inflessione roca del timbro vocalico. Considerata la sapienza dietro la sua creazione, DOOM finirà per rilasciare la traccia strumentale del pezzo col titolo di “Saffron” nel primo volume di “Special Herbs”, una raccolta di beat firmata, non a caso, proprio “Metal Finger”. 

Conclusione

Possiamo affermare, quindi, che il brano “DOOMSDAY” rappresenta un esempio perfetto di come l’incontro tra MF Doom e Sade abbia saputo fondere mondi lontani, dando vita a un’estetica musicale nuova, visionaria e inaspettatamente armoniosa.

 

Matteo Nava
Matteo Nava
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