IL DUALISMO DI KENDRICK TORNA NELL’ULTIMO BRANO WATCH THE PARTY DIE
Kendrick Lamar ha rilasciato “Watch The Party Die” durante gli VMAs (MTV Video Music Awards), dove era presente gran parte dell’industria musicale, diventando il “guastafeste”, di nuovo. Di nuovo perchè il video di Not Like Us (il video più atteso degli ultimi anni per attenzione mediatica) è stato rilasciato durante il discusso “White Party” di Michael Rubin, al quale Drake ha sempre partecipato. È quindi la seconda volta che Kendrick “rovina” una festa, interrompendola e rubando l’attenzione del pubblico. Il party di cui parla Kendrick all’interno del brano non è solo una festa vera, interrotta da Kendrick, ma diventa un simbolo per rappresentare lo stato dell’industria musicale e del momento che sta attraversando. “Watch The Party Die” è una critica aperta al mondo della musica e l’intrattenimento che lo circonda. L’ultimo significato che si può accostare a questa barra che viene ripetuta all’inizio di ogni strofa è ovviamente il dissing tra Kendrick e Drake. La festa è finita, Kendrick ha vinto su tutti i campi possibili e lo ricorda, forse per l’ultima volta, come a chiudere un capitolo.
La copertina del brano sono delle Air Force 1 Nere in condizioni usatissime, che spesso vengono associate ad individui “pericolosi”, pronti a sporcarsi le mani. La foto è tratta da un’inserzione di Ebay, sarà una risposta diretta alla copertina di “Push Ups” di Drake? Sembra proprio di sì, dato che il numero di scarpe dell’artista canadese corrisponde anche a quello delle Black Air Force in copertina.
IL TESTO DI "WATCH THE PARTY DIE"
PRIMA STROFA
La strofa inizia con “I think it’s time for me to watch the party die” e questa volta è riferito a Drake: Kendrick sembra essere pronto a chiudere questo capitolo, la festa è finita. Il brano si concentra sempre su un confronto particolare tra due generi di artisti e persone: quelli descritti come semplici materialisti, che si limitano a vivere e raccontare l’eccesso “They glorify scamming” senza mai fornire lezioni utili all’ascoltatore, e chi invece ispira la creatività e riesce a fornire messaggi utili al pubblico.
“If you parade in gluttony without givin’ truth to the youth” The graveyard is company, just tell us what casket to choose “
Kendrick aveva già ribadito questo concetto in Euphoria “I make music that electrify ’em, you make music that pacify ’em” e con “Not Like Us” che divide le persone in “chi è con noi” e “chi è contro”.
“Why reason with these guys if they can’t see the future first?” Kendrick dice che non ha senso ragionare con “loro” (Drake), perchè non riescono a capire il futuro. Con un gioco di parole “future” diventa anche l’artista e la barra prende un altro significato: perché abbassarsi al livello di Drake, quando non riesce nemmeno a vedere Future?
La prima strofa si chiude con una barra un po’ sinistra, che fa pensare quanto poco consideri Kendrick le persone che non sono con lui. “Would trade all of y’all for Nip, I can’t be proud of you niggas” tutte questi nemici messi insieme valgono meno di Nipsey Hussle, perché quest’ultimo rientra nella stessa categoria di Kendrick: un promotore della cultura.
RITORNELLO
Il ritornello è strutturato come una preghiera, in cui Kendrick chiede a Dio di preservare la sua integrità morale, dargli pace, vita, e di tenergli lontano quelle persone.
“Dear God, draw the line, they tryna confuse ‘em with me” Kendrick chiede a Dio se può tracciare una linea, che sia in grado di dividere una volta per tutte lui e quelli che non sono come lui.
SECONDA STROFA
In questa strofa la festa di cui parla, il “party”, assume un significato diverso diventando il momento che l’hip-hop e il mondo della musica stanno attraversando. Secondo Kendrick è un periodo complicato, in cui il falso regna sovrano, il talento è nascosto e la cultura rovinata. Per uscire da questo momento, l’unica soluzione è rimuovere tutti coloro che supportano e hanno creato questo momento difficile, a partire da Drake e le “radio personality” come Akademiks.
Kendrick, però, riesce ancora a sognare un mondo migliore, “Filled with beautiful people makin’ humanity work”, quindi la sua speranza è ancora viva, ma per raggiungere questo ideale, è prima necessario rimuovere “The obvious, degenerates” i degenerati, che non riescono a riconoscere la speranza che vuole trasmettere : “failing to acknowledge the Hope that we tryna spread”
IL DUALISMO DI KENDRICK NELLA TERZA STROFA
Per spiegarvi al meglio le prime barre della terza strofa, è giusto ricordare il dualismo onnipresente di Kendrick Lamar che si manifesta in tutti i suoi album attraverso ossimori (come il titolo Good kid, Mad city), doppi significati (l’acronimo in M.a.a.d. City), canzoni opposte (“u” e “i”) o personalità diverse (come in “The Art of Peer Pressure”). Il dualismo che caratterizza forse di più Kendrick durante la sua carriera è la lotta interiore per la propria fede, tematica che diventa principale in “DAMN”.
Kendrick è cristiano, ma ha commesso errori nella sua vita, indossa la corona di spine, ma non è il “salvatore” e in questa nuova traccia si ritrova di fronte alla stessa domanda: sei in grado di seguire gli insegnamenti e di porgere l’altra guancia? O sei disposto a rinnegare la tua fede, per le azioni che stai per intraprendere? Per contrastare il suo stato di dubbio e creare un dualismo, cita due artisti che hanno fatto della fede la loro arte: Lecrae e Dee-1.
La terza strofa di “Watch the Party Die”, si apre con “Sometimes I wonder what Lecrae would do”
Lecrae è un christian-rapper e quando nel 2009 ascolta “Faith” di Kendrick Lamar, brano in cui il rapper si confronta con le difficoltà a mantenere la fede, decide di contattarlo per avere un confronto su questa tematica a lui molto cara. Nella seconda barra Kendrick si chiede che cosa farebbe proprio Lecrae al suo posto, “Fuck these dudes up” oppure “show ‘em just what prayer do?” , ha il dubbio, non sa se agire contro i suoi ideali, o seguire la propria fede.
La barra successiva segue lo stesso motivo: cita un altro “christian-rapper” Dee-1 ”I want to be empathetic, my heart like Dee-1“. Kendrick vorrebbe essere empatico, proprio come Dee-1 che attraverso la sua musica, condivide messaggi positivi e buoni. Il dualismo di Lamar, però, bilancia questa immagine e confessa una frase che addirittura viene cancellata, lasciando solo all’immaginazione che cosa può far rima con “one”.
Kendrick mostra un’altra volta il suo dualismo, accostando pensieri positivi e giusti, come potrebbe fare due Christian-rapper, ad idee sbagliate che potrebbero diventare violente.
"WATCH THE PARTY DIE" COSA SIGNIFICA?
“Watch The Party Die” ricorda per molti aspetti 6:16 in LA. Le due canzoni sono state pubblicate esclusivamente su instagram e in entrambe Kendrick si rivolge a Dio, parlandoGli direttamente. 6:16 in LA è probabilmente una richiesta, di forza, di volontà e di coraggio per quello che stava per fare (rilasciare Meet The Grahams e Not Like Us), ma in “Watch The Party Die”? Questa canzone sembra la fine di un capitolo, che preannuncia l’arrivo di una nuova fase, di un nuovo album magari? Kendrick ci ha abituati con la serie “The Heart” ad un singolo prima l’uscita di ogni album, ma “The Heart pt 6” è già stata “usata” da Drake, quindi quale sarà la prossima mossa di Kendrick? Nessuno lo sa, è sicuramente l’artista più complicato e difficile da prevedere, ma l’esibizione al Super Bowl e questa traccia ci fanno sognare.