“TEN CRACK COMMANDMENTS” PRIMA CHE DIVENTASSE LA HIT DI NOTORIOUS BIG

Tutti conoscono Ten Crack Commandments, ma pochi sanno com’è nata la canzone.

“Ten Crack Commandments” è una canzone di The Notorious B.I.G., tratta dal suo secondo album “Life After Death” pubblicato nel 1997. La traccia è diventata famosa per le sue regole dettagliate su come vendere droga, che riflettono la vita di strada e le sfide del traffico di droga. Tutti ne riconoscono il beat e il testo ma forse non tutti sanno la storia di com’è nata.

 

DJ Premier e Hot 97, la genesi di un cult

In un video della serie “So Wassup?” di DJ Premier, dove spiega come sono nati brani storici da lui prodotti, emerge una curiosità affascinante dietro la creazione di “Ten Crack Commandments” di Notorious B.I.G. Negli anni ’90, la giovane Angie Martinez, diventata “The Voice of New York” per la sua influenza radiofonica, conduceva un programma chiamato “Hot 5 at 9” in cui trasmetteva i cinque migliori dischi alle 9 di sera. Per la sigla del programma, DJ Premier con il suo talento e creatività, creò quello che sarebbe diventato il primo beat di “Ten Crack Commandments”.
Gli scratch, a differenza della versione definitiva che tutti conosciamo, scandivano il conteggio da 1 a 9 e poi da 1 a 5, seguendo il concept dello show di Angie (5 dischi alle ore 9). A dare voce a quel beat fu Jeru the Damaja, una leggenda dell’underground che collaborava strettamente con Premier.

La coincidenza che ha reso possibile “Ten Crack Commandments”

La svolta avvenne quando Puff Daddy, ospite nello studio di Hot 97, sentì la sigla e ne rimase folgorato. Chiese immediatamente ad Angie chi avesse prodotto quel beat, perché lo voleva assolutamente. Più tardi, mentre era in macchina, Premier accese la radio su Hot 97 e sentì Puff lanciare un appello in diretta: “Premier, Premier, per favore chiamami se mi senti alla radio”.
Per correttezza, Premier contattò Jeru per chiedere se potesse cedere il beat a Notorious B.I.G. , nonostante i due MC non fossero in ottimi rapporti, Jeru acconsentì.

Biggie aveva già chiara in mente l’idea per il brano, che avrebbe chiamato “Ten Crack Commandments”. Mancava solo il numero 10 negli scratch, che venne aggiunto estraendo la parola “Ten” dal conto alla rovescia di un’astronave presente nel brano “Countdown” del primo album di Keith Murray.
Il puzzle era completo. Una volta in studio, Biggie e Premier registrarono il brano. Alla fine della sessione, Biggie era così esaltato che esclamò “I’m the greatest”, confermando la chiusura dell’album “Life After Death”.

DJ Premier ricorda di aver realizzato qualcosa di indelebile quando, all’evento Summer Jam del ’97, dopo che la Bad Boy aveva suonato hit come “Mo Money Mo Problems” e “Hypnotize”, la folla impazzì alle prime note di “Ten Crack Commandments”, facendo un casino tale da far tremare tutto

L’unione di una produzione efficace a delle liriche impeccabili hanno dato vita a una delle tracce più iconiche del rapper di New York e dell’intero genere hip hop.
Anni dopo, “Ten Crack Commandments” rimane ancora un must e sicuramente è nella lista dei brani che più hanno influenzato nel modo di scrivere le generazioni successive.

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