I’ll Fly Away: il viaggio di un brano gospel lungo un secolo

I’ll Fly Away, classico gospel degli anni ’30, continua a influenzare artisti moderni come Kanye West e JID, unendo storia e hip-hop con emozione.

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Storia di I’ll Fly Away

Come può una canzone scritta quasi un secolo fa essere ancora così importante oggi? Come possono le parole di un uomo cresciuto cento anni fa, in contesti sociali e culturali completamente diversi, risuonare dentro di noi? Questa è la storia di “I’ll Fly Away”: un brano gospel che continua ad influenzare la musica contemporanea quasi un secolo dopo.

1928: l’origine nei campi di cotone

Questa storia parte dal 1928, in un minuscolo paesino in Oklahoma, dove nasce Albert Edward Brumley, un ragazzino che per la gran parte della sua infanzia studia e lavora nei campi di cotone con suo padre. Brumley cresce in un ambiente di povertà, ma coltiva una passione per la musica trasmessa dal padre e, raccogliendo cotone, spesso canta le canzoni gospel che il padre gli aveva insegnato.

L’ispirazione per il suo brano iconico nasce proprio mentre lavora nei campi, parafrasando una linea di “The Prisoner Song” che recita: “Like a bird from prison bars has flown”. Brumley registra nella sua mente il testo di “I’ll Fly Away”, in cui “the bird” diventa l’uomo e “the prison” diventa la vita terrena.

La prima versione

Solo nel 1932, dopo aver studiato musica a Hartford, Brumley finalmente scrive e registra “I’ll Fly Away”, che diventerà uno dei più importanti brani gospel, tra i più suonati in tutto il mondo.

“Some glad morning when this life is ore, I’ll fly away” Diventa uno dei ritornelli più famosi di sempre. 

Brumley inizialmente aveva pensato a “volare via” dal campo in cui lavorava, ma presto il ritornello assume un significato più ampio e profondo: diventa la speranza in una vita eterna dopo quella terrena. Ciò che ha reso il brano molto importante per le comunità  è che “I’ll Fly Away” viene utilizzato molte volte durante i servizi funebri in chiesa proprio per il suo testo.

Le influenze nel rap

Uno dei brani gospel più famosi di sempre non poteva non influenzare direttamente altri generi, come il blues di Mississippi John Hurt, il reggae di Bob Marley o il country di Johnny Cash, tutti artisti che hanno riproposto il classico di Brumley in diverse chiavi.

L’influenza si spinge ben oltre il nuovo millennio, fino ad arrivare al più moderno hip-hop, che più di tutti gli altri generi scava indietro nel tempo alla ricerca di quel sample che mette d’accordo tutti.

Kanye West – I’ll Fly Away / Spaceship

“I’ll Fly Away” è il quinto brano dell’album di debutto di Ye “The College Dropout” in cui Tony Williams (cugino di Ye) e DeRay Davis cantano il ritornello del brano di Brumley in una chiave più moderna. Il brano funge da introduzione alla successiva canzone dell’album “Spaceship” il cui ritornello non è altro che una parafrasi del brano degli anni ’20 adattata al mondo contemporaneo: Kanye desidera una navicella spaziale per poter “volare via”, “oltre il cielo”.

JID – Kody Blue 31

In “Kody Blue 31” JID ci dimostra quanto “I’ll Fly Away” sia una canzone dal significato profondo: quasi 100 anni dopo la creazione del brano di Brumley, JID mostra al suo pubblico come questa canzone sia particolarmente importante per lui e per la sua famiglia.

Il brano inizia proprio con i famigliari di JID cantare “I’ll Fly Away” al funerale della nonna, un momento intimo, in cui la musica diventa mezzo di unione e conforto. Se “I’ll Fly Away” è così famosa ad oggi, è anche grazie al suo ampio utilizzo nei funerali, nei quali riesce a stringere un legame emotivo con l’ascoltatore. 

“Kody Blue 31” è un brano molto toccante, in cui il messaggio principale è quello di “Swang On”, di andare avanti. The Forever Story, d’altronde, è un album in cui JID scava all’interno di sé stesso e soprattutto della sua famiglia.

 

 

Diddy e la questione dei diritti

Anche Sean Diddy Combs ha campionato “I’ll Fly Away” di Brumley, o meglio: ha utilizzato il ritornello della canzone all’interno di “I’ll Be Missing You” dedicata all’appena scomparso Biggie Smalls, senza però acquistare i diritti del sample. Dopo l’uscita del brano e la richiesta di crediti per il campione, la questione legale è stata poi risolta tra la famiglia di Brumley e Diddy.

Conclusione

A quasi cent’anni dalla sua creazione, I’ll Fly Away continua a ispirare artisti di ogni generazione. Nata in un contesto di povertà e semplicità, ha attraversato decenni di musica trasformandosi in un punto di riferimento anche per l’hip-hop contemporaneo. Il suo legame emotivo con il pubblico si è rafforzato anche grazie alla presenza in momenti particolarmente delicati e intimi, dove la musica diventa conforto, ricordo e speranza.