- Come si è evoluto il rap: dalle origini politiche dell'Hip Hop alla UK Drill
- Le origini del rap e il suo impatto
- Hammon e Tony 2Milli: nuovi protagonisti della trap italiana
- Il caso 'Giulia Cecchettin' nel rap di Hammon
- Tony 2Milli, Hammon e la provocazione politica nei testi trap
- La divisione del pubblico nel rap: provocazione o realtà?
- Come si è evoluto il rap: la riflessione finale
Come si è evoluto il rap: dalle origini politiche dell’Hip Hop alla UK Drill
Come si è evoluto il rap in questi 50 anni in cui ha continuato a raccontare la società? E come si è arrivati alla nascita dei vari sottogeneri come la Trap e la UK Drill?
Il rap nasce come un genere politico di rivalsa sociale e comunitaria. Non è nuovo che l’ambiente Hip Hop sia legato a materialismo e sessualizzazione, machismo e violenza, ma è sempre stato così? Ed è per forza una cosa negativa? Vorrei ragionarci prendendo spunto da recenti fenomeni virali italiani. Prima però partirei dai fondamenti storici del genere per contestualizzare meglio queste domande.
A dimostrarlo sono i primi gruppi aka crew aka collettivi Hip Hop come Run DMC e N.W.A.. Questi gruppi sono nati con l’appoggio della gente per protestare contro le condizioni di vita dei cittadini afroamericani. Denunciavano i soprusi subiti nei quartieri periferici come Compton tra gli anni ‘70 e ‘80.
In Italia lo stesso fenomeno nasce nei centri sociali. Il primo centro nevralgico si sviluppa tra le mura della città di Bologna. Anche da noi nasce in ambienti comunitari e centri di aggregazione grazie a progetti collettivi (vedi Sangue Misto e Assalti Frontali). Gli argomenti trattati variano dai temi sociali all’utilizzo di sostanze psicotrope a scopo ricreativo.
L’ego trip era principalmente riferito al proprio stile e alle proprie abilità piuttosto che al possesso di macchine ed orologi.
Possiamo confrontare hit passate come “Aspettando il sole” o “Foto di gruppo“, alle loro controparti attuali di giovani rapper spesso di seconda generazione. Giustamente incazzati e con visioni disilluse, ma che raccontano una realtà ancora più pesante. Ed è proprio tramite questi racconti che possiamo notare come si è evoluto il rap.
Ma non è su di loro che voglio concentrarmi oggi. Voglio invece parlare degli astri nascenti della nuova scena del metaverso, provenienti da paesini della provincia di Cosenza.
Le origini del rap e il suo impatto
In cinquant’anni l’Hip Hop è diventato un grande business con enorme potenziale comunicativo. È riuscito a influenzare intere generazioni di giovani e adolescenti. Si è definito come terreno di rivalsa degli ultimi e degli emarginati. Un po’ come nel classico sogno americano, scalano scaglioni fiscali per tappare la bocca a chi li critica.
Questa parabola, che trova il suo apice in una collana tempestata di diamanti, è facilmente smontabile su un livello logico e morale. C’è una cosa molto importante da tenere a mente, infatti, forse la più importante di tutte: questo tipo di rivalsa è la voce degli ultimi.
Hammon e Tony 2Milli: nuovi protagonisti della trap italiana
Paola e Bisignano sono due comuni situati nel cuore della Calabria Cosentina. Sommando la popolazione di entrambi si arriva a poco più di 20.000 anime. È proprio da qui che iniziano le nostre storie: Hammon (Bisignano) e Tony 2Milli (Paola e successivamente Milano) sono due rapper unici e diversi da tutto ciò che abbiamo visto fin’ora. Se a un primo impatto il loro stile ricorda il meme rap nato dalle visioni di Lil B e dai tape della Chicago drill di Chief Keef, in realtà c’è molto altro.
Ascoltando questi artisti, la mia attenzione è stata attirata dai crediti dei brani che hanno milioni di stream: sono indipendenti e autoprodotti, quindi suppongo che tutto ciò che si vede e si sente sia farina del loro sacco.
Video lo-fi, copertine collage, brani mixati male e voci che sembrano registrate con un microfono cinese da 20 euro in cantina non devono spaventarvi: in primo luogo perché piano piano la qualità sta aumentando (anche se non so se reputarlo un buon segno), in secondo perché capirete subito che è giusto così.
Continuerete a pensare che siano dei cialtroni che fanno le cose male e dicono un sacco di stronzate ma sarà proprio quello il momento in cui sarete diventati dei veri Rettili che combattono il politicamente corretto e vogliono solo stare in chillin con la baby, la peroni ghiacciata ed un joint. Un vero rettile non si fa fregare dal sistema e pensa ad alzare il suo pane (guadagnare denaro) e cercare la verità. Ed è proprio da queste provocazioni che si può capire meglio come si è evoluto il rap negli ultimi anni.
Dalla provincia calabrese alla ribalta nazionale: l’ascesa di Hammon e Tony 2Milli
Tony e Hammon, come il miglior elettorato trumpiano, fondano le loro posizioni sulla lotta al deep state. Secondo loro, le lobby vogliono renderci larve consumatrici e manipolabili, convincendoci che “tagliarci il pene sia evoluzione sociale”.
Per farlo, i nostri eroi si appoggiano a teorie considerate complottiste dall’opinione pubblica. Non mi esprimerò sulla loro validità. Tra queste: vaccini, Nikola Tesla e energia gratuita, rettiliani e controllo dell’umanità tramite tecnologie. Tutto questo senza fare mai capire davvero all’ascoltatore se dicano sul serio o meno.

Da Chief Keef ai rettiliani: citazioni e ironia nella trap contemporanea
Per capire meglio come si è evoluto il rap, il termine Post-Moderno è perfetto: indica qualcosa basato principalmente sulla citazione e sulla mancanza di una solida aspettativa futura. Non è altro che il “dopo” un qualcosa che vive ma non riesce a definirsi realmente.
Tony 2milli si definisce un ‘’Serpente Ancestrale’’ una figura mistica che si lega al mondo della psichedelia e degli incontri con entità in stati alterati della coscienza, ha il suo obiettivo di vita nel nome ‘’2 Milli’’ cioè quello di guadagnare 2 Milioni, basa la sua estetica sulla drill Americana e trap Italiana 2016, sceglie di non usare la macchina elettrica perchè l’elettricità si produce col fossile e Nikola Tesla aveva inventato l’energia infinita quindi tanto vale usare direttamente la benzina.
Tony 2Milli: tra misticismo, politica e provocazione sociale
Appena iniziata la sua ultima intervista ad Epico! il podcast di Simone Panetti mi ha immediatamente sorpreso con un ‘’i soldi in realtà non sono tutto’’ che può sembrare una frase fatta ma in questo caso fa completamente cadere la maschera del suo personaggio che insegue il pane mettendo le mani avanti o proprio uscendoci. I discorsi passano dalle piramidi agli alieni, da Elon Musk alle Big Pharma, dagli emoji come sigilli del diavolo alle proiezioni astrali sempre nel personaggio con molta lucidità.
Un altro argomento spesso trattato è la politica. Nei loro testi non si limitano ad accennare temi generici, ma fanno esplicitamente nomi e cognomi. Dagli shout out a Berlusconi e Sgarbi che sono da rispettare perchè fatturano e si fanno belle fighe ad Hammon che scimmiotta i portatori di Birkenstock affermando che accettano i tradimenti della loro ragazza e votano Alleanza Verdi.
Ora, potrebbe essere pura speculazione e magari mi sbaglio, ma, dalla caratura dei testi delle prima citate nuove superstar come Baby Gang, Rondo o Simba non so se siano interessati o perlomeno a conoscenza dei vari schieramenti o di cosa sia una ‘’Zero Sum Economy’’.
Questo non per screditare i tre ma per dimostrare che Hammon e Tony ricoprono in realtà un ruolo diverso e non sono da confondere né con il nuovo street Rap né con il nuovo Meme/Tik Tok Rap dei vari El Matador e simili. Sebbene abbiano molti temi in comune con entrambi sono proprio l’approccio e la scelta degli argomenti stessi a renderli diversi.
I tutorial di Hammon: tra denuncia sociale e ironia
Hammon che tu lo voglia o no per quanto riguarda il fenomeno dello scam hai fatto un informazione più esaustiva ed efficace tu che report. Nella serie dei tutorial Hammon spiega come fare soldi estorcendoli da pedofili online (per sentirsi come un nuovo Batman) o farmare ascolti e soldi da Spotify scendendo nel dettaglio di applicazioni e proxy necessari.
Se da una parte questo potrebbe portare ad uno spirito di emulazione dall’altra espone a tutti la realtà delle truffe contemporanee (truffe per la legge, nessuno vuole fare processi a Robin Hood) mettendo il suo pubblico sull’attenti ed istruendolo. Il brano più famoso dei tutorial è appunto ‘’Gli Uomini Ti Scammano’’ sul campione di ‘’Gli Uomini Non Cambiano’’ di Mia Martini (e anche questa non è una scelta casuale).
Adesso quello che vorrei chiedermi è: fino a che punto si può arrivare per portare alla luce un qualcosa?
Il caso ‘Giulia Cecchettin’ nel rap di Hammon
Cito testualmente ‘’R.I.P. Giulia Cecchettin, ma io amo il patriarcato’’ da ‘’Licenza di rubare’’ del suo ultimo disco ‘’Cattivissimo Rap’’ (decido di prendere questo esempio perchè attuale e lampante). Se fossi stato inorridito al punto da reputarla ingiustificabile sarei stato un ipocrita col paraocchi. L’obiettivo di un approfondimento è invece quello di cercare di capire.
Se ascoltando questi artisti e riusciamo a coglierne la provocazione credendo che una frase del genere sia intesa per dimostrare l’assurda incoerenza di tutte quelle persone che sono state dalla parte del ‘’R.I.P. Giulia Cecchettin’’ sul momento ma nel frattempo hanno continuato a sostenere dinamiche di inferiorità di genere e possesso.
In questo caso si può reputare come una denuncia in un progetto dall’impostazione quasi satirica con lo scopo di far discutere e portare a galla le assurde contraddizioni dell’uomo contemporaneo. Se invece è detto semplicemente per divertimento, in quel caso sta ad ogni persona giudicare.
Tony 2Milli, Hammon e la provocazione politica nei testi trap
Prima di giungere alle conclusioni vorrei consigliarvi due degli ultimi lavori dei nostri supereroi cosentini:
TONY 2MILLI – IO ODIO IL GOVERNO
“Perchè Renzi è ancora in giro?
Aveva detto che se ne andava dopo il referendum
Io ero contento dopo il referendum
R.I.P Silvio Berlusconi
Lui Sì che era un vero Hustler
Voleva lasciarci andare Brazy”
HAMMON – La Canzone Migliore Del Mondo
“Tutti quelli che mi odiano sono degli sfigati,
commentano i post dei corsi sulle skill sociali,
Io non sono il terzo mondo,
Me ne sbatto del terzo mondo,
Tanto viviamo in una Zero Sum Economy,
Se ridistribuiamo la ricchezza diventiamo tutti poveri”
La divisione del pubblico nel rap: provocazione o realtà?
Siamo quasi alla conclusione del nostro viaggio nel rifondato Impero Ellenico ma ci sono due peculiarità di cui mi sono accorto: i commenti e la divisione del pubblico. La forza di quello che fanno risiede nella catchiness dei brani. Inoltre, riescono a dividere il pubblico e prendere entrambe le parti.
Da una parte c’è chi li prende alla lettera nelle loro parabole di droga, sessismo, armi e complotti e dall’altra chi invece coglie che c’è qualcos’altro sotto e che tante cose non sono messe a caso. La conseguenza è il confronto che in questo modo si crea automaticamente sotto i loro brani e nella rete in generale.
Queste contraddizioni e provocazioni ci mostrano chiaramente come si è evoluto il rap, con messaggi che colpiscono duramente sul piano etico se presi sul serio. Certe cose vengono vendute come vere nei brani dei rapper che si definiscono “Real”. Questa è un’arma a doppio taglio, a seconda del contesto in cui si ritrovano.

Come si è evoluto il rap: la riflessione finale
Quale sarà il futuro di questo fenomeno indipendente? Osservando questi artisti forse potremo capire ancora più a fondo come si è evoluto il rap e come potrebbe trasformarsi ulteriormente. Tutti hanno un prezzo. Si faranno comprare o resteranno coerenti e continueranno su questa linea? Tireranno giù la maschera o diventeranno la loro maschera? Da che parte stanno davvero? Esiste una parte? O siamo tutti parte di una complesso intreccio energetico che costituisce le trame della pelle squamata del grande serpente cosmico Towney Towney? Io non lo so ma la situa è simpatica.
‘’Quello che hai letto è tutto vero perchè lo hai letto su internet.’’